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Eurolira - Qualcuno @iuti Nessuno

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Eurolira

Petizioni art. 50

EUROLIRA quale strumento di pagamento dei crediti delle imprese e per il riallineamento fra produzione e controvalore monetario.
FAR CIRCOLARE IL CREDITO

è lo scopo dell'EuroLira, la quale nulla innova rispetto al vigente sistema monetario, pur colmando una grossa falla nella quantità di moneta in circolazione e restituendo liquidità alle imprese e alle famiglie.

Perchè far circolare il credito derivante dai debiti della Pubblica Amministrazione?

Il debito della P.A., a prescindere da ogni giudizio in ordine alla necessarietà, genera un doppio effetto negativo sulla produzione e sulle disponibilità finanziarie delle famiglie. L'uno, in quanto, a fronte della ricezione di beni e servizi da parte degli imprenditori, non vengono immessi sul mercato gli strumenti monetari che ne certificano il corrispondente valore economico, determinando così la neutralizzazione, seppur per congelamento, di risorse produttive e cagionando un depauperamento dei risparmi del prestatore che dovrà comunque versare le imposte sul mancato incasso.
L'altro effetto consiste nella logica conseguenza che se l'imprenditore non viene pagato, oltre a doversi indebitare col sistema bancario corrispondendo cospicui interessi che spesso superano i modesti margini di guadagno, non può ricreare le risorse che avrebbe prodotto con l'incasso dei suoi crediti e quindi, interrompe il ciclo produttivo e di circolazione della moneta la quale, più "gira" e più produce consumi.
Si pensi che, ove la velocità di circolazione della moneta fosse pari a 5, avremmo che a fronte di 100 MLD di debito della P.A. congelati si sacrificherebbero risorse per 500 MLD.

L'EUROLIRA:

  • Come più compiutamente esplicitato nella petizione ex art. 50 Costituzione, ristabilirebbe il  giusto equilibrio fra produzione di beni e servizi e controvalore monetario/creditizio evitando l'interruzione della catena produttiva di risorse, a beneficio di tutti e, in particolare, delle forze lavorative;

  • Non "contaminerebbe" nè "inquinerebbe" il sistema monetario dell'Euro nè ne minerebbe le funzioni;

  • Sarebbe compatibile con l'Euro;

  • Non genererebbe inflazione;

  • Non violerebbe il patto di stabilità in quanto non incrementerebbe l'indebitamento dell'Ente;

  • Potrebbe essere utilizzata anche per pareggiare gli effetti dei pregressi black out tra produzione e corrispondente controvalore monetario, ancora sofferente, essendo munita di capacità rappresentativa pari al baratto ove, ad ogni prodotto/servizio ceduto/reso corrisponde un prodotto/servizio ricevuto.

Ovviamente l'EuroLira non reitererebbe i miniassegni emessi negli anni 1970 dalle banche per sopperire alla carenza di moneta di piccolo taglio.


CLICCARE QUI PER LEGGERE IL CONTENUTO DELLA PETIZIONE PROPOSITIVA  -  EUROLIRA - PRODOTTA IN DATA 13.5.2013
PETIZIONE ALLE CAMERE PER L'APPROVAZIONE DEI NECESSARI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI FINALIZZATI A:

  • Ripristinare la simmetria tra produzione e corrispondente controvalore di banconote (prescindendo dal fattore velocità della moneta);

  • Sbloccare in toto i debiti liquidi ed esigibili della Pubblica Amministrazione, genetici anche dello squilibrio di cui al precedente alinea;

  • Ripianare la carenza di banconote con strumenti aventi analoghe caratteristiche, ma che non violano i trattati comunitari in materia monetaria;

  • Restituire liquidità alle imprese in sofferenza a causa del congelamento, di fatto, dei crediti verso la pubblica amministrazione.


Copia della relazione postata al link di cui sopra è stata partecipata, via e-mail,in data 13 maggio 2013:

  • alla Gentile Sig.ra Presidente della Camera dei Deputati;

  • all'Esimio Sig. Presidente del Senato della Repubblica.


Ovviamente, rispetto alla proposta contenuta nella suindicata petizione, insanabili frange di ostracismo potrebbero risiedre:

  • in chi vuol comunque rifiutare o respingere soluzioni altrui;

  • nel pigro che invece di prodigarsi a proporre soluzioni innovative o alternative preferisce propinare argomentazioni mortificanti o ripudianti quelle altrui;

  • nello svogliato che si delizia nell’ozio piuttosto che attivarsi a perfezionare l'idea propositiva;

  • in chi, condizionato da problemi esistenziali, si sentirebbe scavalcato o patirebbe per non essere stato tra i paternalisti dell'idea;

  • negli "avidi" di umiltà che intravedrebbero nell'ardita proposta elementi di lesa maestà;

  • nel Sig. Qualcuno che conserva la sua privilegiata posizione, ben lungi dall’aiutare Nessuno.


VOLERE E' POTERE

Persuadere dell'impotenza è più proficuo che dissuadere dalla reazione. Non lasciamoci ingannare e REAGIAMO INSIEME. ( Q@N )
La protervia del potere si demolisce solo con i buoni esempi di chi non si lascia intimorire. ( Q@N )

Sono gradite considerazioni e suggerimenti

1
recensione

Andrea Fazio
19 Lug 2013
Buonasera, trovo la petizione un'idea geniale, mi chiedo come "fior" di economisti/tecnici non l'abbiano tirata fuori prima visto che il problema è di vecchia data. Ciò che fa più male è che le soluzioni sono ancora in fase di discussione e le commissioni cincischiano(grparlamento) su cavilli esecutivi senza dar seguito a rapide ed efficienti misure di liquidazione.
Il sistema di saldo alle PA da parte dello stato centrale prevede la registrazione su piattaforme non univoche e sulle quali alcuni comuni non sono nemmeno registrati, quali saranno quindi le aziende liquidate per prime? quelle che vantano crediti da più tempo o quelle creditrici di comuni o regioni in regola con le norme procedurali? A sentire le discussioni della commissione si capisce solo che regna grande confusione e che snellire le procedure è una priorità solo sulla carta. Avanti di questo passo le aziende verranno liquidate , questo è certo......ma definitivamente. Cordiali saluti




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