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Libera manifestazione del pensiero - Qualcuno @iuti Nessuno

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Libera manifestazione del pensiero

Art. 21 Costituzione





R I F L E S S I O N E.


Alcuni imprenditori delocalizzano, altri trasferiscono la sede legale e di corresponsione delle tasse all''estero lasciando pagare a noi gli ammortizzatori sociali dei lavoratori in esubero a seguito della cessazione delle linee produttive, altri ancora si avviano ad assaporare la  carriera politica per posizionarsi dalla parte dei tartassatori anziché dei tartassati, altri si suicidano nel totale silenzio ed indifferenza dei "mandanti o colpevoli morali", non pochi sono quelli che sono passati alla vera povertà, tantissimi hanno perso azienda ed abitazione, mentre elevato è il numero di chi si avvia o avvierà, suo malgrado, verso la sorte dei predetti, è sconcertante constatare che nonostante la catastrofica realtà, esistano ancora degli imprenditori e professionisti che non avvertano la caustica gravità della situazione economica e sociale in cui "galleggiamo", facondo "trofeo" delle proprie paure perfino a conoscere o essere informati sulle cause, sulle conseguenze e sui colpevoli della incessante grave crisi e recessione, con riavvento della povertà! Ovvio concludere che cotanta miopia possa albergare solo in cinici,  conniventi o compromessi operatori economici che fingono di non avvertire la causticità della situazione poiché contaminati o conniventi con gli untori del germe.

Come si può essere fieri di una moderna antropizzazione ove il raggiunto livello di benessere sociale e culturale è gravemente discrasico rispetto alla difesa della dignità economica di chi produce, rendendolo "quasi schiavo" o asservito a chi spende?

Q@N


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